martedì 3 luglio 2018

Mōryō no Hako - 魍魎の匣

Oggi voglio parlarvi di un manga molto particolare: Moryo's Box edito in Italia per la Planet Manga, raccolti in 5 volumi.




Moryo's Box, storia originale di Natsuhiko Kyogoku (tratta dalla serie di romanzi Kyōgokudō) e disegnato e adattato da Aki Shimizu, narra - con ambientazione storica (epoca Showa) - di una serie di omicidi seriali che vengono perpetrati nella città in cui sono coinvolti loro malgrado il poliziotto Kiba, L'Onmyoji  Akihiko Chuzenji, il giornalista Toriguchi, lo scrittore Sekiguchi e il detective privato Enokizu. La storia viene ripresa dagli autori non canonicamente lineare partendo da ben tre "punti di vista" differenti che si intrecciano, dando al genere mistery una connotazione di grado superiore.

Tutta la narrazione, magistralmente tessuta da Kyogoku, è incentrata su una tematica :"la scatola".
Non leggetelo se soffrite di claustrofobia!

Come già menzionato, la connotazione à la mistery, data da Chuzenji, il quale, nello scorrere degli albi, scioccando il lettore passando da persona sullo sfondo a protagonista, dando un taglio esoterico/psicologico degna di un chiromante. Infatti non compare mai in prima persona e se ne sta per lungo tempo nel suo tempietto dove le persone gli raccontano l'evolversi degli eventi.



Personaggio molto distaccato e colto, si fa vanto della suo indiscussa quanto vasta conoscenza guardando tutti i personaggi che si presenteranno nel suo Kyogokudo dall'alto in basso.
Affascina e convince anche grazie all'aspetto efficacemente truce dato
da Aki Shimizu.

I personaggi co-protagonisti sono ben definiti. Ognuno con le proprie caratteristiche psicologiche e fisiche, si ritrovano protagonisti negli eventi, ma di sfondo nella storia generale "Come nel palmo del Buddha".

Le tre storie si congiungono - dopo una narrazione spaventosa, torbida, tremenda, disgustosa, toccando tematiche che farebbero inorridire chiunque per la crudezza con la quale vengono raccontate - come per raggiungere un'unica immagine del puzzle, supportati dal magistrale quanto pulito ed armonioso stile di Aki Shimizu.
Il tratto del disegno perfetto nelle movenze quanto tecnicamente perfetto e realistico, permettono al lettore non solo di seguire la storia ma anche di immedesimarsi nei personaggi, comprendendo i loro sentimenti talvolta negativissimi.


Il finale per nulla scontato sconcerta e scuote il lettore sin nelle sue fondamenta e convince fino in fondo, portandolo a tratti nei meandri della psiche umana.


Consigliato *****

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