domenica 13 giugno 2021

Berserk ベルセルク

Oggi voglio omaggiarvi con un'opera dallo spessore visivo e espressivo senza pari: Berserk di Kentaro Miura. 

Berserk è senza dubbio uno dei manga più famosi dell'artista che al momento - Miura ci ha lasciati nel maggio scorso - conta più 40 Takebon.

Il manga la cui serializzazione nel 1989 è tutt'ora in corso e incasellarlo in un genere non è facile dato che almeno per i primi 30 numeri poteva essere catalogato come storico-horror, medievale-horror, mentre per quanto riguarda gli ultimi numeri può essere tranquillamente annoverato tra gli horror- fantasy. 

Il tratto che l'autore dà all'opera è occidentale con un utilizzo del nero abbondante ma mai pesante, utilizzato sempre con abilità e maestria. Il suo tratto non risulta mai sporco e pesante ma dettagliato e dannatamente reale ad ogni tavola. 

Le scene di lotta di questo manga sono a dir poco fantastiche e di una brutalità senza pari mostrando la scena in tutta la sua crudezza. 

I fondali sono sempre ben dettagliati sia quando sono generici sia quando sono minuziosamente ricostruiti: come un quadro colorato parlano a chi lo vede. 

La trama ruota attorno al personaggio di Gatsu soprannominato il cavaliere nero ed il suo rapporto di amore/odio con Grifis/Phemt soprannominato il falco. 

Il loro rapporto si complica ed è molto articolato specialmente nella parte del manga centrale definita l'Età d'Oro dove si conoscono ed prende forma una narrazione, e qui è il caso di dirlo... leggendaria. 

Vi sono un'infinità di personaggi e l'autore riesce a dare caratteristiche peculiari ad ogni uno di loro, sia fisiche che psicologiche

Gatsu è un personaggio semplice ma determinato come pochi, pronto a fare qualsiasi cosa per il suo obbiettivo, caparbio e inarrestabile con lo spadone (sostituito dallo Ammazzadraghi) sa solo combattere ed è una persona molto chiusa. 

Grifis è sin dal principio una persona emblematica e duale, scaltra e ostinata che non guarda in faccia a nessuno pur di ottenere quello che vuole. 

Caska è una ragazza semplice combattiva e determinata come Gatsu e Grifis; è sempre presente nel manga per lei i suoi compagni sono la sua famiglia e sono importantissimi.

Pak è un elfo presente quasi sempre nel manga incontra Gatsu per caso e non se ne separa più; sprizza energia da tutti i pori e può curare alcune tipologie di ferite. È la mascotte del gruppo e la sua utilità non è ancora stata del tutto svelata. Le sue battute su Star Wars sono indimenticabili. 

I dialoghi e la loro profondità sono qualcosa di eccezionale, colpiscono il lettore lasciando il segno tanto che chiunque abbia letto il manga ne ricorda almeno due o tre sottolineando la bravura dell'autore nella definizione dei personaggi. 

Le frasi cult specie nella fase d'oro non si sprecano, ve ne voglio riportare solo alcune e perdonatemi, ma per motivi di spazio non posso citarle tutte:

- Grifis: "Si nasce per caso senza volerlo. Molti finiscono per trascorrere una vita senza significato ma io non sopporterei un esistenza simile".
- Narratore: "Era un oggetto troppo grande per essere chiamato spada. Troppo spesso, troppo pesante, troppo grezzo. Un enorme blocco di ferro".
- Zodd a Gatsu ma parla di Grifis: "Quando ogni ambizione gli verrà negata, la morte verrà a farti visita e da esse non potrai fuggire".
- Grifis: "Per quanto irrealizzabili, la gente ama i sogni. Il sogno ci dà forza e ci tormenta, ci fa vivere... E anche se ci abbandona, le sue ceneri rimangono sempre in fondo al cuore".
- Grifis: "Un amico non si affida mai al sogno di un altro... non accetta costrizioni da nessuno...
...E se qualcuno disonorasse il suo sogno, per difenderlo combatterebbe dedicandovisi anima e corpo anche se quel qualcuno fossi io. Per me un amico è così... penso sia un "uomo uguale a me."

Sia come stile sia come contenuti e trama Berserk è sicuramente un manga di fascia superiore. Il dualismo dei sentimenti e del bianco e nero in un bellissimo grigio ne tracciano un'opera di un fascino incredibile. 

Sicuramente un manga per chi non lo ha letto da recuperare. Anche se non per tutti, dato i suoi toni forti, resta pur sempre un ottimo Seinen Manga.


Consigliato *****









In Ricordo di Kentaro Miura 三浦 建太郎



Dopo poco più di un mese dalla morte, vogliamo ricordarlo così. 
Stiamo parlando di Kentaro Miura. 

Si è spento il 6 maggio 2021 uno dei più grandi mangaka di sempre, non per il numero delle opere ma per la sua qualità ed il suo stile unico e accattivante. 

Miura ci ha regalato dei manga unici nel loro "genere"; sì perché non li possiamo definire semplicemente fantasy, horror o altro: nei suoi dialoghi, nelle sue storie e nelle immagini che ci ha regalato c'era molto di più un mondo, un pensiero, un modo d'essere. 

Il suo stile non era di certo classico ed i personaggi che utilizzava avevano spesso connotazioni occidentali; l'abbondante e il magistrale utilizzo dei chiari scuri lo rendevano unico nel suo genere.

Si pensi ad un manga "normale": si utilizzano spesso il bianco il nero per alcune definizioni ed i retini per tutto il resto. Kentaro no, il nero utilizzato anche per le ombreggiature e per i dettagli rendevano accattivante e reale un disegno ed uno stile che lasciava il segno sul lettore. 

I suoi personaggi hanno fatto presa nel collettivo non solo per l'aspetto così "vero" ma anche per la loro caratteristiche così marcate l'uno con l'altro. 

I suoi manga sono conosciutissimi anche oltre i confini giapponesi e qui ne vogliamo ricordare qualcuno come On-Roh Den (La leggenda del Re Lupo), Giganto Maxia (Gigantomachia), Japan, Berserk.

Miura ha lavorato anche con Buronson per il Re Lupo per i dialoghi, il quale è famoso tra le altre opere scritte per Hokuto no Ken (Ken il Guerriero) con Tetsuo Hara. 

Kentaro era l'unico del suo genere. Persino i suoi sfondi trasparivano un sentimento, un messaggio così intensi e precisi con ogni passaggio di pennino.

Spesso si è detto che i suoi manga sono violenti fini a se stessi ma non siamo d'accordo, descrivevano un mondo anche troppo che reale e trasmettevano un messaggio un'essenza positiva o negativa a seconda della scena. 

Il senso della scena Miura lo trasmetteva fin troppo bene e le frasi cult dei suoi manga non si contano e non ha creato solo personaggi oscuri o emblematici ma anche personaggi solari e pieni di brio.

Era un creatore di mondi e di personaggi: uno di quei mangaka che lasciano il segno nella storia come il compianto Osamu Tezuka, il Dio dei manga.

Oggi vogliamo ricordarti per quanto eri speciale per noi per tecnica e per immaginazione così perfette che anche i mangaka di oggi possono solo invidiare.