lunedì 11 giugno 2018

Koe no katachi

Come primo post voglio parlarvi di Koe no katachi di Yashitoki Oima, nel mio Paese, l'Italia, è stato pubblicato dalla Star Comics con il titolo A Silent Voice.




Da Koe no katachi è stato tratto un film che in Italia è stato tradotto con il titolo La Forma della Voce, di cui parleremo successivamente.

Yashitoki Oima, già apprezzato qui in Italia per i disegni apportati per la trasposizione in versione manga del racconto Mardock Scramble, confeziona un manga delicato, sensibile, tremendo,agghiacciante e caldo allo stesso tempo.

La storia, ottimamente scritta, parla della relazione inizialmente nata non nel migliore dei modi tra Shoko Nishimiya e Ishida: lei Sordomuta dalla nascita ed Ishida con una situazione familiare difficile.
Come andrà a finire? 
Su questo blog niente spoiler, ci tengo a precisarlo.

 

La lettura si presenta fluida e scorrevole.
I 7 numeri si leggono in un sol boccone. Si soffre e ci si immedesima nei protagonisti e il tema della disabilità di Shoko è trattato in modo superlativo.
Ma cosa si cela dietro e dentro i protagonisti?

Il personaggio e la visualizzazione del mondo del cooprotagonista (Ishida) che si estranea non accettando le persone che ha attorno, danno uno spessore notevole con il suo carattere "fragile". 
La caratterizzazione dei personaggi è precisa al punto giusto: anche il contrasto tra le due madri diametralmente opposto rende la storia molto gradevole sottolineando la differenza dei due mondi.

Per quanto riguarda il disegno ed il tratto che può sembrare parzialmente sporco e non perfettamente maturo, a mio avviso si sposa molto bene con la storia narrata sapientemente in questi volumi - nonostante le tematiche - cullando il lettore in un'armonia di perfezione e fragilità.
Le movenze sembrano molto rigide anche se considerando l'ambiente, la timidezza e titubanza dei protagonisti, non dà particolare problemi con la narrazione e la lettura.

Tuttavia il finale aperto lascia delle ombre sull'opera lasciando un po' l'amaro in bocca ed anche grazie a questo non possiamo certo considerarlo uno Shojo Manga, in ogni caso sicuramente un manga degno di menzione e di spessore.


Consigliatissimo. ****

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